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Perchè fare un viaggio in Tripolitania?

Archeologia straordinaria

La Tripolitania è  stata fin dall'antichità una delle regioni più importanti della Libia: il suo nome deriva da tripolis, ovvero le tre città di origine punico/romana, Sabratha, Oea (Tripoli) e Leptis Magna. I due siti archeologici di Sabratha e Leptis Magna sono solo i più estesi e importanti, ma diversi altri meritano una visita, tra questi Zanzour con la sua necropoli tardo romana e Villa Silin, una dimora del III secolo d.C. praticamente intatta. 

Leptis Magna il tetaro

Leptis Magna

Scriveva R. Bianchi Bandinelli nel 1964: ” Leptis Magna è oggi un grande campo di rovine che emergono a tratti e a gruppi tra le dune di sabbia e la bassa vegetazione in riva al mare nell’Africa settentrionale, sulla costa della Tripolitania”.

La romantica descrizione non equivale più a quello che oggi il visitatore trova sul luogo, ma il fascino di Leptis non è cambiato: il sito non è ancora aggredito da miriadi di turisti in cerca di un ennesimo luogo da citare nei salotti di ricche dimore e sulle sue strade lastricate, tra le silenziose rovine si aggirano i viaggiatori più esigenti che trovano, all’interno della città romana, lo squisito piacere di ammirare i monumenti in un silenzio assoluto rotto dal rumore dei propri passi. Il sito è immenso e i numeri esigui del turismo culturale qui si spandono da una parte all’altra della città, dando la possibilità a ciascuno di sentirsi un po’ esploratore e di scoprirsi un po’ archeologo, almeno con la fantasia!

Colui che percorre la strada che da Tripoli conduce a Benghazi, la vecchia via Balbia, a 110 km dopo Tripoli, si troverà nei pressi di un agglomerato urbano recente di scarso interesse turistico: Homs. Il nome non lascia trapelare in alcun modo, in alcuna assonanza, la presenza di una delle più grandi e più famose città del mondo romano: Leptis Magna.

Queste rovine, testimoni di più di un millennio di storia, sono considerate, per la loro bellezza e il loro straordinario stato di conservazione, tra quelle più belle ed interessanti dell’Africa romana e di tutto il bacino del Mediterraneo.

Sabratha il teatro

Sabratha

Sabratha  nonostante il periodo di massimo splendore dovuto al ricco commercio di olio, schavi, avorio, oro e animali per il circo, testimoniato dalla statio sabratensium, l’ufficio di rappresentanza dei commercianti di Sabratha a Ostia, il porto di Roma), non raggiunse mai l’imponenza di Leptis.

Nonostante questo vive ancora oggi nelle pagine del famoso poeta latino Apuleio, che qui visse e ambientò la sua Apologia.

Delle tre città, nate come emporium fenici e sviluppatesi poi sotto il giogo di Roma, Tripoli, o meglio Oea, è quella che conserva solamente un monumento romano: è l’arco di Marco Aurelio, un arco quadrifonte che doveva essere all’incrocio delle due strade più importanti della città: il cardo e il decumano. Sulla restante città antica fù costruita la medina, cioè la città araba, e più tardi quella italiana.

Sabratha il teatro
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